La storia di internet ha inizio negli anni ‘60 grazie alla sua creazione da parte del ministero della difesa statunitense. Fino agli anni 90, però, rimane esclusivamente usato per scopi militari e celato al pubblico. Era semplicemente un modo per comunicare in casi di attacchi specifici durante la guerra fredda, una specie di prevenzione per situazioni eccezionali. Al giorno d’oggi è usato da più di 3 miliardi e mezzo di persone e sicuramente questo dato non si arresterà tanto rapidamente, anzi il suo incremento sembra senza limiti. Fa ormai parte della nostra vita quotidiana, ma vediamo insieme l’evoluzione di internet e proviamo a spiegare le sue varie fasi.
Questa prima fase del web si è sviluppata a partire dalla sua diffusione domestica negli anni ‘90 fino agli anni 2000. Esso era caratterizzato da semplici pagine statiche scritte in html che non permettevano interazioni con l’utente. Si potrebbe paragonare questo tipo di web ad un’enciclopedia, dove è possibile consultare pagine riguardanti diversi argomenti, ma non inviare feebdack o comunicare direttamente con gli autori del testo. Il commercio era limitato e le aziende non erano pronte ad ascoltare le esigenze e le opinioni degli utenti, ma si limitavano a presentare il loro catalogo virtuale.
I social network hanno portato ad una vera e propria rivoluzione agli inizi dei 2000, consentendo agli utenti di entrare in comunicazione tra loro e di condividere vari contenuti. Gruppi di utenti accomunati da interessi comuni iniziano così a formare le prime reti sociali, Inoltre l’evoluzione di linguaggi sul lato server ha permesso la nascita dei forum, vere e proprie comunità con una precisa gerarchia sociale, dove gli utenti possono aprire discussioni e parteciparvi intorno ad un tema centrale. Il web 2.0 ha quindi abbandonato quella staticità e quella freddezza tipiche della rete degli anni precedenti, permettendo un confronto diretto tra gli utenti, ma che costituiva comunque una dimensione in cui i confini tra reale e virtuale erano ben definiti
Grazie all’incremento della capacità e della velocità di trasferimento dei dati e lo sviluppo di portali dove gli utenti creano la propria realtà virtuale, si è arrivati allo sviluppo del web 3.0. Il web 3.0 mira a trasformare internet in un grande database. Questo, ovviamente, richiede un grande e rivoluzionario sviluppo dell’intelligenza artificiale. Il termine web potenziato, introdotto nel 2011, si riferisce alla capacità del web di influenzare la realtà più di ogni altro mezzo di comunicazione. Ecco che il web 3.0 diventa una vera e propria dimensione virtuale completa sotto tutti i punti di vista, che si affianca a quella reale; pertanto riguarda non più solo l’informatica, ma anche la psicologia e la sociologia. Negli ultimi anni sono infatti cresciuti gli studi che hanno per oggetto il comportamento degli utenti nella rete.
Anche se siamo ancora coinvolti appieno nella terza fase del web, già possiamo prevedere le caratteristiche del nuovo web, il web 4.0. Si tratta del web della realtà aumentata e della realtà virtuale. E così il web 4.0 si configura come il web dalla realtà aumentata, grazie a tecnologie ancora in via di sviluppo, che si integreranno con la realtà ad un livello sempre più profondo. Inoltre si parla di “alter ego virtuale“, ovvero di un’identità personale virtuale non meno caratterizzata di quella reale. Probabilmente diminuirà sensibilmente l’uso dei computer desktop, almeno a livello dell’utente medio, in favore di dispositivi nuovi. Questo web sarà poi fortemente orientato alla domotica, con il possibile sviluppo di elettrodomestici interconnessi in rete. Infine, è probabile che il web diventi l’unico canale di comunicazione di portata mondiale.
In conclusione il web non si fermerà mai e bisogna quindi essere pronti alle tecnologie del futuro senza però dimenticare cosa è stato e cosa ha rappresentato il web, a partire dalle sue origini.
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Nei nostri precedenti articoli abbiamo anche parlato di
5 consigli pratici per un Inbound Marketing di successo
delle tecniche del SEO, Social Media Marketing, di
e di Linkedin per le aziende.