Instagram: come cambia e come usarlo al meglio

Instagram è, dopo Facebook, la piattaforma più utilizzata al mondo. In Italia, attualmente, registra numeri vertiginosi di utenti attivi ogni mese: 19 milioni. L’app, attraverso un’immagine, dà agli utenti la possibilità di esprimere se stessi, i propri gusti, le passioni e gli hobby condividendoli con gli altri.

Ma è davvero tutto qui? Con il tempo molte cose sono state cambiate e nuove funzioni aggiunte. Grazie ad esse, ogni utente ha la possibilità di incrementare i numeri del proprio profilo.

L’evoluzione: dagli inizi alle ultime novità  

L’app, sviluppata dal duo brasiliano-americano Systrom e Krieger, è stata lanciata il 6 ottobre 2010. Anche se inizialmente era compatibile solo con iOS, nel 2012 l’azienda è stata comprata per 1.000.000.000 di dollari da Facebook e, da allora, è disponibile anche per i dispositivi che supportano Android. Dopodichè è stata pubblicata la versione per Windows Phone e, nel 2016, per tablet Windows 10.

Nelle prime versioni, Instagram offriva agli utenti funzioni basilari per modificare il proprio profilo. Era possibile aggiungere nuovi filtri o alta risoluzione, cornici opzionali e la rotazione delle foto. I video, invece, erano della massima durata di 3-5 secondi. In tempi più recenti, però, sono state inserite moltissime novità che hanno reso l’app più competitiva. Nel 2016, infatti, è stato inserito lo zoom per le foto nella sezione feed e sui profili e sono state aggiunte le bozze dei post. Per le Instagram Stories, invece, abbiamo dovuto aspettare il 2017. Esse consentono di fare dirette e pubblicare contenuti visibili per 24 ore, come su Snapchat. Con le Stories si creano interazione ed engagement.

E quest’anno:

L’IGTV: il regalo da parte del Team Instagram per il miliardo di utenti raggiunti è una funzione in grado di creare contenuti della durata massima di 1 ora, riservata agli account con un maggior numero di followers.

 

Il Nametag: si tratta di un tag codificato, esso funziona come il più classico codice QR: una volta inquadrato con la fotocamera dello smartphone, si accede direttamente al profilo taggato.

 

Lo “Shopping”: alcuni post contengono una piccola icona a forma di borsa, cliccandoci sopra sarà possibile acquistare, sul sito e-commerce del venditore, il prodotto presente in foto scegliendolo tra tutti quelli immortalati.

 

L’Autenticazione a due fattori: questa novità è accessibile a tutti, è sufficiente selezionare la voce relativa nella sezione “Impostazioni” dell’app. Essa permette di ricevere via messaggio, una volta inseriti username e password, una seconda chiave d’accesso al nostro account. Il tutto è stato pensato per far fronte al dilagante problema del furto di account, ora per gli hacker sarà quasi impossibile introdursi negli account altrui.

I 5 segreti del profilo perfetto

  1. Un’alta qualità delle foto : si può puntare sul soggetto, i filtri, gli schemi cromatici o lo stile degli sfondi, l’importante è scegliere un elemento unificante e farne il perno della comunicazione, ciò che vi distingue dalla massa.
  2. Le Stories ricorrenti: per tenere aggiornati i follower sui vostri spostamenti o sulle novità che vi riguardano non c’è mezzo migliore delle Storie. Si possono personalizzare con mille opzioni (dalle gif alla playlist Spotify). Nulla è più veloce, facile e interattivo di questa funzione.
  3. I temi gettonati : i contenuti più popolari spaziano dal cibo e le bevande alla moda, dai viaggi allo sport. Quella che potrebbe essere definita come la “Dolce Vita” e tutte le esperienze ad essa legata sono perfette.
  4. Le persone come strategia: è importante capire cosa potrebbe interessare ai propri follower e insistere sul genere che ha avuto più successo. Il pubblico è la più grande pubblicità anche quando si riposta la foto o il video di un follower che ha apprezzato qualcosa che vi riguarda.
  5. Meno è meglio: oltre all’ovvio, ovvero evitare di pubblicare dati sensibili come informazioni personali o foto di minori, un’altra mossa sbagliata è sicuramente fare post scontati e poco originali. La coerenza dei temi è tutt’altra cosa rispetto alla monotonia.

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